L'arteterapia

L’arteterapia è un percorso, un’esperienza personale e profonda attraverso la quale, utilizzando un linguaggio non verbale, si può creare un’opera unica e irripetibile che aiuta a comprendere meglio parti anche molto profonde di sé.

Quando infatti le parole non riescono ad arrivare ad esprimere ciò che si prova, l’arteterapia offre la possibilità di farlo attraverso l’uso dei materiali artistici che restituiscono una forma a pensieri ed emozioni.

Permette, attraverso la creazione artistica, di esplorare il proprio mondo interno concedendosi la possibilità di poterlo osservare da “fuori”, da un altro punto di vista, e quindi narrare, esplorare, trasformare.

Il processo creativo permette infatti di esprimere qualcosa che “giace dentro di sé” e di renderlo visibile attraverso la sua concretizzazione in una forma e di immetterlo nel mondo esterno, quello delle relazioni.

Volendo usare un’immagine simbolica possiamo dire che l’arteterapia rappresenti un ponte tra il proprio mondo interno, fatto di emozioni, percezioni, sentimenti, e quello esterno, delle relazioni. 

L'opera artistica acquista valore non perché corrisponda a regole teoriche predefinite, né perché possieda qualità estetico-artistiche, ma perché rappresenta una parte di sé che si svela e può dar luogo ad osservazioni, associazioni, ricordi.

E’ piuttosto intuibile come questo processo di svelamento, riconoscimento, osservazione sia in grado non solo di generare benessere, di abbassare i livelli di ansia e di interrompere i rimuginii vivendo il qui ed ora, ma anche di affrontare in un ambiente protetto e sicuro difficoltà personali legate a situazioni specifiche o a fasi della vita.

Per questo motivo l’artetrapia può essere efficace anche in svariati ambiti sociali e per utenze differenti: dalla scuola alle RSA e agli hospice, dai reparti ospedalieri ai servizi di psicologia evolutiva, dalle comunità di recupero per dipendenze ai servizi psichiatrici....

L’arteterapeuta in tutto questo processo si pone in una relazione di ascolto autentico e di non giudizio. Accoglie, sostiene, supporta l’individuo rispettandone i confini, tessendo una relazione di fiducia e sollecitando al momento opportuno la sperimentazione e l’introduzione di nuovi materiali, forse sconosciuti, ma che possono rappresentare fonte di nutrimento e di evoluzione.